Ricorso legale

Non siete riusciti a raccogliere le prove necessarie per presentare una denuncia o il prefetto si è rifiutato di accettare la vostra richiesta: dovrete ricorrere a un’azione legale per cercare di ottenere lo sgombero degli occupanti abusivi del vostro immobile e/o ottenere un’ingiunzione di risarcimento per l’occupazione dei locali.

L’articolo L 411-1 del Codice delle procedure esecutive civili stabilisce che: “Salvo disposizioni speciali, lo sfratto o il trasloco di un edificio o di un luogo abitato può essere eseguito solo in virtù di una decisione del tribunale o di un verbale di conciliazione esecutivo e dopo la notifica di un’ingiunzione a liberare i locali.

Si tratta quindi di una decisione legale che consentirà l’uso della polizia per sgomberare con la forza gli abusivi. Questa soluzione è ovviamente da preferire allo sfratto con mezzi propri, che è punibile con tre anni di reclusione e una multa di 30.000 euro (articolo 226-4-2 del Codice penale).

A nessuno è consentito prendere in mano la legge. Gli abusivi potrebbero anche essere pericolosi e armati.

Inoltre, per quanto possa sembrare sorprendente, gli occupanti della vostra casa abusiva potrebbero addirittura sporgere denuncia contro di voi! Ad esempio, in caso di violenza, gli occupanti abusivi possono sporgere denuncia per violazione di domicilio e voi potreste incorrere in una sanzione penale più pesante rispetto agli occupanti.

È quindi molto importante seguire le procedure per sfrattare legalmente gli occupanti della casa.

La procedura da seguire

I passaggi obbligatori

Assumerete un avvocato che sottoporrà la questione al giudice competente per le controversie in materia di protezione presso il tribunale giudiziario territorialmente competente (ex tribunale distrettuale).

È necessario anche :

  • Dimostrare la proprietà dell’immobile (atti di proprietà, documenti fiscali, fatture, ecc.).
  • dimostrare che l’abitazione è abusiva. A tal fine, si raccomanda che un commissario giudiziario (precedentemente noto come ufficiale giudiziario) visiti i locali per redigere un rapporto;

Successivamente, è necessario raccogliere l’identità degli occupanti dell’immobile. Può essere sufficiente identificarne uno solo. Questa fase è essenziale. In effetti, in materia civile, non è possibile convocare una persona “X”.

Raccogliere l’identità degli occupanti dell’immobile

Iniziate a chiedere ai vostri vicini, al custode dell’edificio… a chiunque possa conoscere l’identità degli abusivi. Potete anche togliere i nomi dalla vostra cassetta delle lettere. Se queste semplici soluzioni non funzionano, è possibile chiamare un ufficiale giudiziario che si recherà nei locali per interrogare gli abusivi e prendere nota della loro identità. La citazione è l’atto con cui l’ufficiale giudiziario convoca direttamente un destinatario designato (in questo caso gli abusivi), ponendogli varie domande e raccogliendo le sue risposte e osservazioni.

Le risposte fornite dall’avversario saranno quindi opponibili a quest’ultimo, in particolare in tribunale.

La procedura eccezionale su richiesta

Se non è possibile raccogliere prove sufficienti sull’identità degli abusivi, si dovrà ricorrere alla cosiddetta procedura di richiesta. Questa procedura è prevista dagli articoli da 493 a 498 del Codice di procedura civile.

Un periodo di 1 mese dopo il servizio

Gli abusivi devono essere informati della sentenza del tribunale tramite una notificazione, che è un atto con cui una parte informa l’avversario di un atto o di una decisione del tribunale tramite un ufficiale giudiziario.

Se gli abusivi non lasciano l’abitazione entro un mese dalla notifica, il commissario giudiziale deve emettere un’ingiunzione a lasciare l’abitazione. Da quel momento in poi, gli abusivi dovranno lasciare l’abitazione senza ulteriori indugi.

Dopo l’ordine di sgombero, gli abusivi devono lasciare l’abitazione senza ulteriori ritardi.

Se gli abusivi rimangono nell’abitazione, il commissario di giustizia chiederà al prefetto l’assistenza della forza pubblica per sgomberarli dai locali occupati.

La tregua invernale non si applica.

In pratica, il prefetto a volte rifiuta di concedere l’assistenza delle forze di polizia: presenza di bambini piccoli o anziani tra gli abusivi.

Per quanto riguarda il risarcimento del danno subito (privazione dell’uso della proprietà, della possibilità di venderla o dell’affitto), rimane molto incerto. Dovete infatti sapere che nella stragrande maggioranza dei casi gli occupanti non sono solvibili. Si rischia quindi di dover finanziare con fondi propri il restauro di un immobile spesso fatiscente.